29 Mar Passeggiata al forte Interrotto da Camporovere
Si chiama forte, ma era una caserma. Si dice interrotto, ma non perché fosse incompiuto. Sembra un castello medioevale, ma è stato costruito nel XIX secolo. Il forte Interrotto si trova nel comune di Asiago ed è raggiungibile con una facile passeggiata da Camporovere. Sebbene si chiami forte, in realtà era appunto una caserma militare, poi parzialmente trasformata in fortezza durante la Prima guerra mondiale. Posto a difesa del confine italiano contro l’impero austro-ungarico, venne occupato dall’esercito nemico nel 1916 e fu utilizzato principalmente come osservatorio. Dalla fortezza, posta a 1.392 m di altitudine, è possibile infatti ammirare tutto l’Altopiano dei Sette Comuni. Il forte Interrotto prende il nome dal monte Interrotto, sul quale giace. In cimbro questo monte si chiamava Hinterrucks, ovvero “monte posto a nord”. Pronti per questa bellissima passeggiata?
Come raggiungere il forte Interrotto da Camporovere
Oggi è possibile visitare il forte Interrotto, ristrutturato nell’ambito del progetto Ecomuseo della Grande Guerra delle Prealpi vicentine, con una breve passeggiata su ampia strada sterrata. Per raggiungere la fortezza che domina l’Altopiano, partiamo dal paese di Camporovere. Abbiamo due possibilità:
- parcheggiare l’auto a Camporovere e proseguire a piedi lungo via Monte Interrotto (nel primo tratto la strada è asfaltata poi diventa bianca). In questo modo raggiungerete il forte Interrotto in poco più di 50 minuti.
- Lasciare l’automobile alla fine del tratto asfaltato in prossimità del monte Rasta e iniziare da qui la vostra passeggiata che vi porterà in cima alla fortezza in circa mezz’ora.
La passeggiata al forte Interrotto da Camporovere è molto facile e panoramica. Lungo via Monte Interrotto potrete ammirare la piana di Asiago e i verdi prati dell’Altopiano, dove d’estate pascolano allegramente le mucche.
Se volete, potete proseguire verso il cimitero del Mòsciagh e trovare un po’ di refrigerio in mezzo agli abeti profumati.
Si torna per la via dell’andata.
Fotografie © Anna Roscini | Riproduzione vietata
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